Felice come un coniglietto coloniale!
Colonia, la città del coniglietto, è gioviale, da gustare a piccoli sorsi, come una bella birra fresca… Qui, la parola Kölsch indica
al contempo la famosa birra prodotta in loco, il dialetto
(incomprensibile per gli altri tedeschi!) e, soprattutto, l’arte di
vivere che a lungo è valsa agli abitanti di Colonia il soprannome di
« pigri »! In occasione delle « pazze giornate » del Carnevale, non perdetevi la scoperta di questa città a dimensione umana.
Quasi
interamente distrutta durante la Seconda Guerra mondiale, Colonia è
oggi una delle città più famose della Germania, come dimostrano i suoi
100 milioni di visitatori annui.
Gli
abitanti di Colonia, che sono stati i primi protagonisti della sua
ricostruzione, da allora le riservano un amore tenero ed esclusivo che,
visto dall’esterno, potrà passare per campanilismo (Kölntümelei
dicono nel resto della Germania), ma le numerose canzoni locali
dedicate alla città colpiscono soprattutto per il loro humour e il loro
lato bonario: Hey Kölle ! Do bes e Jeföhl – « Ah Colonia! E’ l’emozione », cantano durante il carnevale… La sua leggendaria tolleranza (tradotta con espressioni come : Jede Jeck es anders – « Ogni persona è diversa ») l’ha fatta diventare, tra l’altro, nel paese la capitale degli omosessuali e delle lesbiche.
Importante
centro d’affari in grado di attirare numerose aziende di dimensione
mondiale (come Ford, Toyota e REWE), Colonia è anche famosa per le sue
fiere internazionali e i suoi Saloni (come l’IMM, il salone
internazionale del mobile) che attirano ogni anno 2 milioni e mezzo di
visitatori.
Per passare solo nove indimenticabili giorni di relax nella quarta città tedesca, ecco i nostri suggerimenti. Garantito da Mars und Maf. Prost a tutti!
DONE(S)
– Funf Bunny, ovvero la cattedrale, in tutte le salse, l’unica che si è salvata dai bombardamenti della
seconda guerra mondiale altrimenti i coloniali sarebbero ancora in
lutto :-))
– Museo della Cioccolata (mezzo interruptus)
– Museo del profumo the original one with tulipano, Giovanni Maria Farina di fronte alla piazza di Jülich, e il 4711 che ci fa schifo di cui non farò mai la foto in Glockengasse
– Rheinpark con barbone superattrezzato, musica e tenda inclusi
– Claudius Therme, e la cioccolata versata
– La messe (il tavolo di colonia)
– Quartiere Deutz
– Koeln Arcaden
– Museum Ludwig (Arte moderna e contemporanea) e le imperdibili (?!) opere di Gerhard Richter ma noi abbiamo più apprezzato quel genio di Thomas Bayrle, vedere per credere
– Hohe Strasse e Schildergasse, le vie commerciali
– Torre LVR (soprannominata « il Triangolo » e famosa per la sua terrazza panoramica) e le indicazioni sul vetro che non coincidono
– Galleria dello shopping Neumarkt Passage
– Le innumerevoli chiese romaniche di cui non ci ricordiamo nemmeno un nome
– Deko Life, negozio di articoli per il carnevale
– Tina Farina e i suoi inarrivabili gioielli in argento sporco, ma io ho quello originale from India 😉
– La Lanxess arena dove spero di vedere un giorno i Coldplay!
THE UNFORGETTABLES(S)
– Esordisco con l’inspiegabile assenza di pubblicità di questa splendida città in giro per il mondo, nonchè l’assoluta introvabilità di guide interamente dedicate a lei e quindi ne faccio una io!!!
– La Movida coloniale, è una città murata di Kneipe, discoteche, pub, ristoranti
– L’abbigliamento a cipolla per affrontare il freddo i tre paia di calzini al giorno della marcy
– Löwenbräu Köln il nostro primo pasto con loro, la cipolla che non ho dimenticato fino al giorno successivo, i suoi camerieri, il turco che non voleva ammettere di essere turco e voleva venire a ballare con noi, il turco tarocco che si è prodigato per noi, l’uomo allucinato, l’idraulico sconsolato per non aver risolto il problema con la caldaia, il rumeno, il custode anzianotti
– I tedeschi che ci parli un quarto d’ora in inglese e solo alla fine del tuo monologo ti dicono che non capiscono l’inglese (forse per educazione ti fanno parlare fino alle fine?)
– I precisi orari dei metro "leggeri", a tutte le ore, l’inspiegabile buco dall’una alle due
– Dove sono gli anziani a Colonia?!
– Mr. Stephan Gust e il suo dito anulare engaged e che è più lungo dell’indice ;-), anche se non sapeva nemmeno quanto dista Bonn da Colonia…ma tanto c’è internet!
– Mr. Nippel, die Frühstück Frau
– Il turista infreddolito e i diciottomila tipi di marmotte allo zoo
– Il tapiro obeso sempre allo zoo
– Le incomprensibili macchine dei tram-metro biglietti (aiuto, non sappiamo quale fare)
– Le traduzioni in italiano dei tedeschi (come si dice obliterare?)
– Capodanno on the river con fuochi casalinghi
– Petit Price (together with Eduardo mani d’oro e Ismael ehm, culetto d’oro
– Fukking what’s America al Downtown club I get the flyer for you oh yeah yeah
– La cozza Denzel from Giamaica, il pacco del Jamaica Inn, pipì al volo prima dell’arrivo dell’ultimo treno vicino alla foresta
– Metri di lingua al Rose Club, intorto con immediata mano sulla chiappa, intorto coloniale con giochi adolescenziali
– Negozi e centri commerciali OVUNQUE!
– L’uomo idolo che con non chalance viene invitato dal poliziotto a scendere dal tram perchè se magnava na pizza e con altrattanta nonchalance risale dopo pochi metri
– L’irrisolto mistero di Mr. Wok…mmmhh
– Mitico Tally Weijl con le sue taglie mini
– La bazza del secolo: sauna di un ora a scrocco in uno splendido hotel-spa, Mauritius Terme, dove TUTTI…e DICO TUTTI ERANO COMPLETAMENTE NUDI, "it is usual in Germany!"
– Gli alcolici economici – IN UNA SOLA SERA, nell’ordine, ingresso in locale con consumazione omaggio di benvenuto, più 2 birre a 2,50 euro l’una, scrocco birra da un crucco peraltro abbastanza piacente che ha abitato a Bologna in V Irnerio 22, PER UN TOTALE di 4 ALCOLICI AL PREZZO DI 5 EURO, sfido chiunque alla stessa bazza in quel di Bologna!
– Il kit per Gay
– Il ragazzo che vomitava da solo sul tram con la faccia verde, al quale siamo molto vicine, e il suo similare compagno che vomitava elegantemente, come solo un tedesco potrebbe fare, dentro al cestino della monnezza
– La guida INSOMNIA al quale io sono particolarmente affezionata, diciamo pure fissata!
– I negozi vintage che spuntavano qua e là
– Il concerto di capodanno, tanto per fare un pisolo…
– Le cacche atomiche e il mango stimolante
– L’utilissima Stadt Revue
– Il disappannatore di occhiali, MITICO!
– L’opera d’arte della crosta di pane e della ciabatta da nonno prima e dopo l’uso
– Gli operatori che volevano uccirdermi dopo l’ispezione del mio bagaglio a mano (grazie ancora Marcy)
– Il massaggio ai piedi di Eduardo!
– Il nonnetto al ristorante fuori dallo zoo che si faceva le storie con MARIAAAA e parlava italiano, però prende l’avion
– Io che chiedo a quella delle pulizie se "puedo utilisar el bagno"
Cibarie e bevarie
– I milioni di dounughts che non abbiamo mai mangiato
– Il pane con i semi, le noci e/o i raisins, nero e non
– Il bretzel coloniale con scaglie di mandorle e che devo ancora finire di digerire
– La cotoletta cordon bleu imbevuta di olio
– I vaffanculo (Waffel) con la panna, la nutella, o anche da soli
– Il Gluwein
– Il Em Krützche e il brasato con salsa di mele e la scampata figura di m… con il cameriere italiano
– Il gulash (BUONOOOOO!!)
– La birra Kölsch con il suo tipico bicchiere filiforme , il Tumbler
– Haxe Haus (letteralmente
« casa dello stinco di maiale ») sarà pure famosa per servire il migliore
stinco della città, oltre a una salsiccia alla griglia lunga mezzo
metro, ma i camerieri sono i più sgodevoli che abbiamo trovato e un ciccione bilingue con vestiti tradizionali narra una storia incomprensibile di un giocatore d’azzardo, se qualcuno l’ha capita…
– Steak House Chicago, tipica di Colonia, ovviamente…
– Lo speck (by marcy)
– Negozio Chocolat, dove io vorrei andare a vivere, dentro al Du Mont Carré centro commerciale, la cioccolata con il tartufo bianco e i funghi porcini on the top vi mancavano dite la verità?
– Last but not least…Merzenich
TO DO(S)
– Museo della Cioccolata (second part)
– Museo della birra (ma dov’è?) vedi: Frü am Dom, vicinissimo alla cattedrale di cui Jacques Offenbach
– Peters Brauhaus si trova in una via perpendicolare alla pittoresca Rheinpromenade
– Carnevale (imperdibile…febbraio?no, meglio a luglio va là)
– Capatina a Bonn
– Capatina a Koblen (o Koltzer sigh…?)
– Capatina a Berlino (un altra vacanza!!!!)
– Crociera direzione Amsterdam
– Deutsches Sport & Olympia Museum (vale la pena?)
– Agfa-Photo-Historama (storia della fotografia)
– Karnevalsmuseum
Cibarie e bevarie
– Caffé Reichard, bar
– Frü am Dom, birreria
– Oyster, ristorante, vicino a Porta Eigelsteintor, è stato inaugurato nel settembre 2006 dal giovane chef Peter Foltynowicz e dal sommelier Ralf-Peter Lembke
– Le Moissonnier, birreria
– Brasserie Päffgen
– Zur Tant mit Hütter’s Piccolo
– Park Plaza
– Lo SHEPHEARD, il bar per chirurghi americani, nella foresta di Rathenauplatz 5, che purtroppo è chiuso la domenica perchè il proprietario deve fare l’inventario dei 188 cocktail che preparano ogni giorno
MIO DIO LA LISTA E’ INFINITA!!! NON RIESCO A FERMARMI! …MA E’ LA CITTA’ DI MARY POPPINS!!??
NOTA BENE:
Il carnevale di Colonia o « la quinta stagione » (vedi anche Zingarate)
Benché
risalga al Medio Evo, fu solo sotto l’occupazione napoleonica, di cui
si burlava in modo bonario, che il carnevale di Colonia assunse la
forma attuale.
Ogni
anno, inizia l’11 novembre alle ore 11.11 esatte. Ma è soprattutto
l’ultimo giovedì di gennaio che raggiunge il culmine con il « carnevale
delle donne » (soprannominato anche il « giovedì delle donne », Weiberfastnacht),
durante il quale le donne mascherate vanno sulla Alter Markt, nella
città vecchia, a tagliare la cravatta degli uomini per indicare che,
quel giorno, decidono loro!
La
domenica successiva, un’enorme sfilata di 7 km raduna centinaia di
migliaia di persone venute ad assistere al passaggio trionfale del
Principe, del Contadino e della Vergine, i tre personaggi emblematici
del Carnevale di Colonia, detti anche i « tre astri ».